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I fuochi del cielo. La Ruota del Tempo: 5

24,70

Rand al’Thor, il Drago Rinato, continua i suoi tentativi di unire i popoli di un mondo diviso contro il potere del Tenebroso. Le Aes Sedai, dotate dell’Unico Potere, e i Reietti, antichi seguaci del Tenebroso, tentano di piegarlo al loro volere, ma Rand porta avanti la sua guerra di unificazione a capo dei clan degli Aiel. Il pastore dei Fiumi Gemelli lotta per controllare i propri poteri e non cedere alla follia, mentre due gruppi di donne tentano di raggiungerlo per dargli aiuto. Elayne e Nynaeve entrambe adepte delle Aes Sedai, si uniscono a un circo per fuggire dalla Ajah Nera; intanto Siuan Sanche, un tempo capo delle Aes Sedai e ora privata della sua carica, dร  la caccia a chiunque si ribelli cercando di cambiare il corso degli eventi.

Informazioni aggiuntive

Editore

Data di pubblicazione

16 maggio 2007

ISBN

978-8834712870

Lingua

Italiano

Formato

Copertina flessibile

COD: 7914 Categoria: Tag: Product ID: 20639

Descrizione

1

Alimentando le scintille

La Ruota del Tempo gira e le Epoche si susseguono, lasciando ricordi che divengono leggenda. La leggenda sbiadisce nel mito, ma anche il mito รจ ormai dimenticato quando ritorna lโ€™Epoca che lo vide nascere. In unโ€™Epoca chiamata da alcuni Epoca Terza, unโ€™Epoca ancora a venire, unโ€™Epoca da gran tempo trascorsa, il vento si alzรฒ nella grande foresta chiamata Bosco di Braem. Il vento non era lโ€™inizio.

Non cโ€™รจ inizio nรฉ fine al girare della Ruota del Tempo. Ma fu comunque un inizio. Soffiava verso sud e ovest, secco, sotto un sole dโ€™oro fuso. Non pioveva da molte settimane, e il caldo dellโ€™estate inoltrata aumentava di giorno in giorno. Su alcuni alberi erano giร  visibili le foglie marroni e le rocce nude adesso cuocevano al sole dove una volta scorrevano piccoli ruscelli. In una radura dove lโ€™erba era svanita e solo alcuni cespugli rinsecchiti tenevano insieme il terreno con le loro radici, il vento cominciรฒ a scoprire delle pietre rimaste sepolte a lungo. Erano erose dalle intemperie e nessun occhio umano le avrebbe riconosciute come i resti di una cittร  ricordata solo dalla storia.

Prima di varcare i confini di Andor, il vento soffiรฒ su sparuti villaggi e su campi dove contadini preoccupati arrancavano su solchi inariditi. La foresta aveva da tempo lasciato il posto a radi boschetti quando il vento giunse ad alzare la polvere tra le strade solitarie di un villaggio chiamato le Sorgenti di Kore. Le sorgenti avevano cominciato a esaurirsi giร  al principio dellโ€™estate. Qualche cane giaceva ad ansimare nel caldo soffocante e due ragazzini senza camicia correvano, colpendo con dei bastoni una palla di stracci per farla rotolare sul terreno. Non si muoveva nientโ€™altro, tranne il vento, la polvere e lโ€™insegna scricchiolante sopra la porta della locanda di mattoni rossi con il tetto di paglia, simile in questo a ogni altro edificio nella strada. A due piani, era la costruzione piรน alta e larga delle Sorgenti di Kore, una cittadina pulita e ordinata. I cavalli sellati e impastoiati sul davanti agitavano appena la coda. Il nome inciso sullโ€™insegna era Giustizia della buona Regina.

Battendo le palpebre contro la polvere, Min teneva un occhio premuto contro una fenditura nella rozza parete del capanno. Riusciva a vedere appena una spalla del soldato davanti alla porta, ma la sua attenzione era tutta concentrata sulla locanda. Avrebbe preferito che il nome non fosse di cosรฌ cattivo auspicio. Il giudice, il Lord locale, era giunto da un poโ€™, ma lei non era riuscita a vederlo. Senza dubbio stava ascoltando le accuse dei contadini: Admer Nem, i suoi fratelli, i cugini e tutte le loro mogli erano sembrati a favore di unโ€™impiccagione immediata prima che si facesse vivo uno degli assistenti del Lord. Min si chiedeva quale potesse essere in quel luogo la punizione per aver incendiato la stalla di un uomo, insieme alle mucche da latte al suo interno. Si era trattato di un incidente, certo, ma lei non credeva che questo avrebbe contato molto, visto che era tutto iniziato con una violazione della proprietร  privata.

Logain era fuggito nella confusione, abbandonandole โ€“ che fosse folgorato! โ€“ e Min non sapeva se esserne felice o meno. Era stato lui a far perdere i sensi a Nem quando erano stati scoperti, poco prima dellโ€™alba, facendo finire la lanterna dellโ€™uomo nella paglia. La colpa era sua, se proprio bisognava incolpare qualcuno. A volte quellโ€™uomo aveva dei problemi a tenere a freno la lingua. Forse era un bene che fosse andato via.

Girandosi per appoggiarsi alla parete, si asciugรฒ la fronte dal sudore, che perรฒ continuava a scorrere. Lโ€™interno di quel capanno era soffocante, ma le sue due compagne non sembravano notarlo. Siuan era sdraiata sulla schiena, indossava un abito di lana scura da cavallo molto simile a quello di Min e fissava il soffitto, passandosi con aria assorta un filo di paglia sul mento. Leane, con la pelle ramata, magra e alta come la maggior parte degli uomini, era invece seduta a gambe incrociate, con addosso solo la biancheria, e si stava rammendando il vestito. Avevano avuto il permesso di tenere con sรฉ le bisacce da sella, dopo che queste erano state perquisite alla ricerca di spade, asce o qualsiasi altra cosa potesse aiutarle a fuggire.

ยซQual รจ la punizione per aver incendiato una fattoria qui in Andor?ยป chiese Min.

ยซSe siamo fortunate,ยป rispose Siuan senza muoversi ยซqualche cinghiata nella piazza del villaggio. Altrimenti subiremo una vera e propria fustigazione pubblica.ยป

ยซLuce!ยป esclamรฒ Min. ยซCome fai a parlare di fortuna?ยป

Siuan rotolรฒ su un fianco e si appoggiรฒ su un gomito. Era una donna robusta, non proprio bella ma piรน che attraente e sembrava poco piรน grande di Min, ma la forza autoritaria dei suoi penetranti occhi azzurri non apparteneva certamente a una ragazza qualsiasi rinchiusa in una baracca di campagna in attesa di un processo. A volte Siuan tendeva a perdere il controllo di sรฉ come Logain, se non peggio. ยซSe ci prenderanno a cinghiate,ยป proseguรฌ con un tono pragmatico e sprezzante ยซfinirร  lรฌ, noi potremo andarcene per la nostra strada. Perderemo assai meno tempo rispetto a qualsiasi altra punizione che mi viene in mente. Molto meno che con unโ€™impiccagione, direi. Anche se non credo che si possa arrivare a tanto, da quel che ricordo delle leggi di Andor.ยป

Min fu scossa da una breve risata; lโ€™alternativa era piangere. ยซTempo? A giudicare da come stiamo procedendo, non abbiamo altro che tempo. Giurerei che siamo giร  state in qualsiasi villaggio fra qui e Tar Valon, e non abbiamo trovato nulla. Non una traccia o una voce. Temo che non concluderemo mai nulla, e adesso siamo anche a piedi. Da quello che ho sentito, Logain ha preso i cavalli. E cosรฌ siamo a piedi, e rinchiuse in una baracca in attesa di solo la Luce sa cosa!ยป

ยซAttenta ai nomi che pronunciยป sibilรฒ irritata Siuan, lanciando unโ€™occhiata eloquente verso la rozza porta con la guardia dallโ€™altro lato. ยซUna lingua veloce puรฒ farti cadere nella rete al posto del pesce.ยป

Min fece una smorfia, in parte perchรฉ cominciava a stancarsi dei detti da pescatore tairenese di Siuan e in parte perchรฉ lโ€™altra donna aveva ragione. Per adesso erano riuscite a non farsi raggiungere dalle notizie imbarazzanti โ€“ mortali era una definizione piรน appropriata โ€“ ma alcune notizie avevano la tendenza a percorrere centinaia di miglia in un giorno. Siuan si faceva chiamare Mara, Leane era Amaena e Logain aveva accettato di essere Dalyn dopo che Siuan lo aveva convinto che Guaire era una scelta sciocca. Min era sicura che nessuno avrebbe riconosciuto il suo nome, ma Siuan insisteva a chiamarla Serenla. Nemmeno Logain conosceva i loro nomi autentici.

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