Descrizione
Capitolo 1
L’unica via di fuga
Scende la sera sul villaggio di Red Peak.
Il sole è ormai nascosto tra le montagne lontane, mentre i colori arancio e rosso del tramonto trasformano il cielo in un’opera d’arte degna del miglior pittore esistente e le luci della giornata che volge al termine si stendono anche sulle sconfinate praterie e creano sontuosi ed affascinati giochi d’ombra sul picco roccioso che fa da protagonista al panorama e che ha ispirato il nome del giovane villaggio costruito con l’impegno, il sudore e l’entusiasmo del gruppo di coloni in cerca di fortuna e soprattutto d’oro.
Famiglie appassionate della vita all’aria aperta e lontane dai comfort, ma anche dalle difficoltà delle grandi città. Gente fiduciosa di poter costruire qualcosa di proprio e formare una comunità destinata a proliferare al cospetto del gigante di pietra che ha visto nascere la chiesa, le prime abitazioni, le stalle e tutti gli esercizi commerciali che animano giorno dopo giorno la main street del paese, richiamando anche commercianti da città vicine e stranieri in cerca di altrettanta fortuna o di guai, in qualche caso.
Un villaggio che guarda con fiducia verso il futuro e che ha saputo crearsi una solida identità sia pur nell’arco di pochi anni dalla sua fondazione, nonostante il carattere selvaggio del territorio circostante e la costante presenza di una tribù di Delaware che, nonostante la pessima fama e le voci provenienti dagli avamposti militari delle vicinanze, non hanno mai trovato motivo per attaccar briga, né si sono mai mostrati troppo interessati alla vita ed alle abitudini degli abitanti di Red Peak.
Un villaggio coraggioso, ma anche baciato dalla fortuna o almeno così si potrebbe dire.
Un villaggio che cresce giorno dopo grazie al lavoro di chi crede nel progresso ed immerso in un contesto naturale sicuramente invidiabile, sospeso tra il selvaggio ed il fascino di essere ragionevolmente isolati dal resto della cosiddetta “civiltà”.
Il bellissimo tramonto ha già lasciato spazio all’altrettanto splendido spettacolo di una notte stellata ed illuminata dal soffice candore dell’astro lunare, mentre candele e lampade ad olio vengono spente progressivamente in quasi tutte le abitazioni e solo pochi anziani si concedono una rilassante fumatina sotto il portico della loro proprietà.
Alcuni cowboys e commercianti scacciano le fatiche della giornata seduti al tavolo del saloon, consolati dal delizioso sapore di una birra o dal più deciso gusto di un whisky distillato alla perfezione dal Mr. Goover, il robusto proprietario di mezza età del locale di svago.
Una partita a poker, chiacchiere di paese e pettegolezzi o problematiche sulle malattie del bestiame e del ritardo di merce destinata ad arrivare con le prossime carovane che ancora non si decidono a farsi vedere in paese.
Persino lo sceriffo Dove si rilassa dalle fatiche della giornata insieme al vice Cupper, senza però eccedere nel consumo di alcol e tenendo una mano costantemente sul calcio della pistola che riposa nella fondina di cuoio, ma pronta a venire estratta per calmare rapidamente qualsiasi rissa fra ubriachi o molestie di qualunque tipo alla quiete pubblica.
Una cornice di perfetta e quasi monotona normalità, tutto qui.
Il domani sarà uguale all’oggi, salvo qualche dettaglio in più o in meno e la vita scorrerà in maniera lineare, con le stesse speranze, le medesime fatiche e gli uguali progetti a breve o lungo termine.
Altrove, le mani scorrono velocemente sulle stoviglie, ripulendole dai residui di cibo, prima di essere nuovamente immerse nella tinozza per un nuovo risciacquo
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